Saranno oltre 200 gli studenti e
una quindicina i docenti e gli assistenti, di quattro atenei,
che parteciperanno, sabato 15 marzo, al Conference Center di
Gorizia, alla mattinata di studi nell'ambito del progetto Studio
Due-Gongo 2025.
Negli anni, è stato avviato un programma didattico
sperimentale interateneo relativo alla didattica nei laboratori
di Progettazione architettonica dei corsi di laurea in
Architettura delle Università di Trieste e Salerno, della
Federico II di Napoli e del Politecnico di Milano. Il primo anno
di attività ha avuto come focus tematico le attività di studio e
progetto il centro storico di Napoli, mentre quest'anno
(2024-2025), in concomitanza con Nova Gorica-Gorizia Capitale
Europea della Cultura, sono oggetto di studio lo scalo
ferroviario della stazione Transalpina di Nova Gorica e i
limitrofi ambiti urbani transfrontalieri di Italia e Slovenia.
Sempre nell'ambito di Go!2025, è in corso il progetto di
riqualificazione funzionale e paesaggistica della fascia
transfrontaliera di Go!2025 District parte sud. L'obiettivo dei
due Comuni è creare una "ricucitura" che, valorizzando il
confine come elemento storico, permetta di alimentare il dialogo
tra gli spazi comuni a Italia e Slovenia, razionalizzando i
percorsi e costruendo dei luoghi ideali per l'incontro e lo
scambio. Nel progetto sono inclusi tutti gli spazi pubblici
italiani e sloveni affacciati sul confine tra la piazza
Transalpina/trg Evrope e il valico di San Gabriele/Erjavčeva
cesta.
"L'intento è di far sì che questo luogo non sia solo un sito
di passaggio, ma che ci si possa anche fermare a godere le
suggestioni di un'area straordinaria. Per "respirare" la storia
saranno ripristinati anche alcuni pezzi della vecchia rete del
confine", ha commentato il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna.
La riqualificazione include la realizzazione di un'area
parcheggi nei pressi di via dei Catterini, la riqualificazione
della fascia verde transfrontaliera, la posa e la fornitura di
arredo urbano e illuminazione pubblica, il posizionamento di
elementi storici. Lungo il tracciato del torrente Corno saranno
messi a dimora cinque olmi, due in Italia e tre in Slovenia.
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