/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Ellroy presenta Perfidia: 'Non chiamatelo noir'

Ellroy presenta Perfidia: 'Non chiamatelo noir'

Scrittore americano a Torino, questo è il mio libro migliore

TORINO, 12 marzo 2015, 20:01

di Barbara Paloschi Foto di Alessandro Di Marco

ANSACheck

Lo scrittore americano James Ellroy durante una intervista concessa presso l 'Hotel Sitea, in occasione della presentazione del suo ultimo romanzo - RIPRODUZIONE RISERVATA

Lo scrittore americano James Ellroy durante una intervista concessa presso l 'Hotel Sitea, in  occasione della presentazione del suo ultimo romanzo - RIPRODUZIONE RISERVATA
Lo scrittore americano James Ellroy durante una intervista concessa presso l 'Hotel Sitea, in occasione della presentazione del suo ultimo romanzo - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Perfidia è un libro diverso dagli altri, è il mio romanzo migliore, quello che sento di più. Per la prima volta entro nei pensieri di una donna, nei suoi sentimenti. Entro nella testa di Kay Lake, la protagonista di Dalia Nera, che qui è più giovane e più spericolata. Ma per favore non chiamatelo noir. Ho scritto un romanzo storico con grandi personaggi, grandi idee, e grandi aspirazioni". James Ellroy, lo scrittore americano che ha rivoluzionato il noir, è a Torino per presentare la sua ultima fatica letteraria, in libreria da ieri per Einaudi Stile Libero.


Poco meno di novecento pagine, copertina rosso sangue e una batteria di aerei da guerra neri nel cielo, il volume inaugura una nuova tetralogia di Los Angeles. Temporalmente questo romanzo e i tre che Ellroy scriverà dopo si collocheranno tutti in epoca antecedente al quartetto composto da Dalia Nera, Il Grande Nulla, L.A. Confidential, e White Jazz, i best seller internazionali che hanno fatto conoscere Ellroy al mondo. Quelli coprivano gli anni dal 1946 al 1958, la nuova serie riparte con gli stessi personaggi, in parte inventati e in parte storici, dal 1941. Perfidia si svolge interamente nei 23 giorni compresi fra il 6 e il 29 dicembre 1941, i giorni dell'attacco di Pearl Harbour e del conseguente internamento di 120 mila cittadini di origine giapponese negli Usa. La guerra oltreoceano è vista da Los Angeles, e per la prima volta pezzi di diario in prima persona si alternano alla narrazione. Il romanzo parla di amore e di tradimento, come il brando Perfidia, suonato dal Glenn Miller nel '41.


 "Ho provato a immaginare - spiega lo scrittore all'ANSA - come avrebbe redatto un diario una giovane donna nel 1941, e non l'ho fatto certo per divertirmi, ma perché questo era il modo giusto per fare il libro. In Dalia Nera c'era lo stesso personaggio femminile, ma lì non avevamo accesso a tutti gli aspetti del suo pensiero, non compariva il suo punto di vista. Ho cercato di mettermi nei suoi panni, è stata una sfida nuova e il risultato è il mio libro più intimo e più sentito".

Ellroy non si lascia portare sul terreno dell'attualità e delle guerre dell'oggi, vuole restare al libro. "Non ho opinioni sulla politica americana contemporanea - afferma perentorio - niente nella mia vita va oltre il mese di dicembre del 1941, tutta la mia curiosità è circoscritta agli eventi di quel mese.

 Le uniche domande a cui posso rispondere - rimarca - sono quelle che si riferiscono ai 23 giorni che narro nel romanzo. Benché sia in voga sostenere che scrivo noir, ho sempre scritto romanzi storici. Questo è il più grande, sono grandi le situazioni, grandi le aspirazioni, grandi le idee, è proprio un'altra cosa".
   

Dopo un'infanzia fra le più dure con la madre uccisa senza che fosse mai scoperto l'assassino e il padre alcolizzato, e dopo un'adolescenza in strada, Ellroy ha trovato nella scrittura il suo riscatto. E il suo sogno per il futuro, assicura, è quello di continuare a scrivere. "Scrivere altri grandi libri - rimarca - ancora e ancora. Nove ore al giorno, alzandomi presto, lavorando due ore e mezza, poi mangiando un boccone e tornando a dormire. E poi rialzandomi e cominciando da capo, così per tutto il giorno, tutti i giorni".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza