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Coronavirus: fotoreporter Restek, ho trovato una via di fuga

Coronavirus

Coronavirus: fotoreporter Restek, ho trovato una via di fuga

Autoscatti si rifanno a immagine iconiche grandi fotografi

TORINO, 22 aprile 2020, 20:24

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Una via di fuga per non soffocare nella casa che diventava sempre più piccola, per astrarsi dai bollettini terribili". È nato così, nei giorni difficili dell'isolamento a causa del Coronavirus, il progetto #DifferentMe della fotoreporter Andreja Restek. Un gioco fotografico con autoscatti che si rifanno a immagini iconiche di grandi fotografi come Helmut Newton, Cecil Beaton, Vivian Maier, Annie Leibovitz, Man Ray. "L'idea - racconta Andreja - è nata imitando una fotografia di Leibovitz. Ho messo su un piccolo set di due metri quadri in camera di mia figlia. E mi diverto".
    Su Facebook dove pubblica gli autoscatti Andreja spiega: "La fotografia di cui mi occupo normalmente è diversa, fotografo le guerre e le ingiustizie sociali in giro per il mondo. Quando la vita in Occidente scorreva in modo normale cercavo di raccontare le persone meno fortunate. Pubblicavo le fotografie delle persone sotto le bombe, raccontavo la vita nei campi rifugiati.
    Adesso, quando anche in Occidente è arrivata una 'guerra' invisibile mi sono concentrata sul mio progetto #DifferentMe, ma continuando a documentare le situazioni negli ospedali, delle forze dell'ordine delle comunità di suore, dei funerali. Avevo bisogno di distrarre i miei pensieri e ingannare le mie paure.
    Andrò sicuramente avanti fino alla fine del lockdown. Poi farò degli scatti ad altre mie colleghe giornaliste. Vorrei mettere in piedi una raccolta fondi per sostenere le famiglie povere".
    Andreja tornerà un giorno alle sue foto di sempre."Adesso sono in questa fuga creativa. Ho sempre fatto le cose al contrario", dice.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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