Trenta opere, alcune monumentali,
più di due mesi di apertura al pubblico, tre musei cittadini
coinvolti e due ex chiese trasformate in sedi espositive. Sono i
numeri della mostra "La scultura è un raggio di luna",
retrospettiva dedicata allo scultore Giacomo Manzù, uno dei
protagonisti dell'arte del Novecento in Italia. L'evento è
organizzato da Comune di Vercelli, Arcidiocesi, Studio Copernico
e Fondazione Manzù, e aprirà al pubblico da domani fino al 21
maggio. Fulcro dell'evento culturale è l'Arca, contenitore
realizzato nella navata centrale dell'ex chiesa di San Marco,
allestita con uno speciale percorso che mette in risalto le
caratteristiche delle opere di Manzù, nome d'arte di Giacomo
Manzoni.
Alla presentazione riservata alla stampa, oggi, ha preso parte
il sindaco Andrea Corsaro, oltre ai tre curatori, Nicola Loi,
Daniele De Luca e Alberto Fiz, e la figlia di Manzù, Giulia.
Alle 17 l'inaugurazione ufficiale alla presenza delle autorità.
"Vercelli ha tutte le caratteristiche per essere annoverata tra
le città d'arte - ha commentato il primo cittadino in apertura
di visita -, deve fare il possibile per farsi conoscere e
mettere a disposizione le bellezze che possiede".
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