Dopo il successo dell'anteprima del
21 aprile con Eiko Ishibashi & Jim O'Rourke, 'Jazz is Dead!
festival', evento organizzato da sei anni da Arci Torino, Tum e
Magazzino sul Po, torna al Bunker nella sua forma: tre giorni
consecutivi dedicati ad indagare nella musica d'avanguardia, con
una particolare attenzione al mondo femminile e queer. In tutto
sono coinvolti dieci Paesi, dieci nazionalità diverse che si
incontrano a Torino in un confronto generazionale tra tradizione
e giovane avanguardia futurista, strumenti classici e
sofisticati software di elaborazione del suono e dell'immagine.
Le tre giornate di Jazz is Dead! festival vedono
l'avvicendamento dal vivo di dj set con il consueto schema
sonoro che prevede un venerdì dedicato ai suoni della nuova onda
della musica di ricerca e d'avanguardia a tratti neoclassici e
neomelodici del contemporaneo con Pan Daijing, Sarah Davachi,
Leya, Nziria, Upsammy; la giornata di sabato aperta alle
contaminazioni ai ritmi del mondo, con C'mon Tigre, Shakleton,
Lalalar, Daykoda 4tet, Marlene Ribeiro; una domenica del tutto
libera che dal free jazz esplode nel noise rock con Boris, Moin
(Raime + Valentina Magaletti), Brandon Seabrook + Cooper-Moore +
Gerald Cleaver, Gabriele Mitelli + John Edwards + Mark Sanders,
Orchestra Pietra Tonale.
Quest'anno il festival si snoda su tre palchi: Club, Circus e
Area merenda con un punto merchandise molto ampliato "Jazz is
Dead cambia forme, colori e suoni, ma la sua sostanza è sempre
la stessa - commenta il direttore artistico Alessandro Gambo -
un viaggio esperienziale, sonoro, sociale, ludico e solenne
nella musica più d'avanguardia e innovativa". In programma anche
un Extra il 3 giugno al Cinema Massimo e l'Epilogo' il 9 giugno
al Planetario di Torino.
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