Monte Verità' di Stefan Jäger,
nelle sale italiane dal 29 giugno, è la storia di una delle
grande Utopie del '900. Il film, girato tra la Svizzera e il
Piemonte, e distribuito da Draka Distribution, riprende infatti
la storia vera di un gruppo di persone, intellettuali, artisti
provenienti da tutto il mondo, tra cui molte donne, mosse da un
grande spirito di libertà e di ribellione alle regole borghesi,
che si riunì sulle montagne sopra Ascona, in Svizzera.
Un luogo che si chiamerà Monte Verità e che da allora è meta
di chi, come lo stesso regista ha ammesso, vuole studiare quel
gruppo d'avanguardia, che tra l'altro ispirò il movimento
hippyes degli anni '60, ma anche da chi si chiede cosa e quanto
sia cambiato da allora, soprattutto per quanto riguarda le
donne. Monte Verità fu anche una delle prime comunità di nudisti
e vegetariani.
Il film, una coproduzione Italia, Svizzera, Germania e
Austria, supportata in Italia da Film Commission Torino
Piemonte, ha come protagonista la figura immaginaria di una
giovane moglie e madre di due figlie, Hanna Leitner,
interpretata da Maresi Riegner, che soffre l'oppressione della
vita matrimoniale e della società borghese e che decide di
lasciare Vienna e raggiungere la comunità di Ascona sul monte
Monescia, ribattezzato Monte Verità, tra le prime comunità di
nudisti e di vegani. Un luogo di libertà, frequentato da
personaggi come Herman Hesse, Otto Gross, Isadora Duncan, nel
quale Hanna ritrova la sua vera natura e la sua passione, la
fotografia, che il marito non le aveva permesso di coltivare
perché non si distraesse dalle sue mansioni di madre e moglie.
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