Ha preso servizio oggi, lunedì, la
dirigente superiore Marina Di Donato, nuova questora di Asti, 59
anni, originaria di Napoli, ha raccolto il testimone di
Sebastiano Salvo, ora alla guida della questura di Pisa, dopo
tre anni passati a capo degli uffici di corso XXV Aprile ad
Asti. Di Donato arriva dalla direzione del reparto tecnico
logistico di Torino e vanta una lunga esperienza in Piemonte. E'
al primo incarico di questore. Tra i diversi incarichi, spicca
quello di capocentro della Direzione investigativa antimafia
torinese - in particolare durante gli anni del processo
antimafia Minotauro - e come vicaria alla questura di Vicenza,
Vercelli e Como. È Laureata in Giurisprudenza alla Sapienza di
Roma e ha preso servizio in polizia nel 1989.
"Per due anni ho diretto il Centro investigativo antimafia
della Dia del Piemonte, dal 2014 al 2016 - ha detto stamani,
durante il primo incontro di presentazione alla stampa - ed è
stata un'esperienza che mi ha fatto conoscere nel dettaglio il
Piemonte e la Valle D'Aosta". Per la città di Asti si tratta
della seconda donna alla guida della questura. La prima era
stata Alessandra Faranda Cordella, ora a Novara. Particolarmente
attenta, Di Donato, anche alle questioni della violenza di
genere: "Dalla violenza si può uscire - ha aggiunto - facendo
rete e contrastando il fenomeno con tutte le misure preventive
necessarie".
"Amo profondamente il Monferrato - ha concluso -: è un onore
poter lavorare nella terra che ho scelto già tanti anni fa". La
dirigente Di Donato è sposata, ha due figli e vive nell'Alto
Monferrato da oltre trent'anni.
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