Passare dall'individuare 50
malattie pediatriche a 500 e così, grazie a un'identificazione
pre-sintomatica o precoce, riuscire a incidere sull'evoluzione
clinica e la salute e qualità della vita dei bambini. Sarà
possibile grazie al Progetto 'NeoGen' di screening neonatale
esteso, coordinato dalla professoressa Franca Fagioli, direttore
del Dipartimento Patologia e Cura del Bambino dell'ospedale
Infantile Regina Margherita di Torino, che coinvolgerà nella
prima fase, con il consenso dei genitori, 6mila neonati che
nascono all'ospedale Sant'Anna nel capoluogo piemontese. Un
progetto, unico nel suo genere, che si occuperà delle analisi
genetiche, con lo scopo, anche, di creare un database dei dati
di sequenziamento dei neonati sottoposti a screening per essere
rianalizzati in caso di esordio di malattie ascrivibili a
patologia genetica, così da accelerarne e semplificarne la
diagnosi.
"E' un progetto - sottolinea Fagioli - che si iscrive
perfettamente nella storia clinica del nostro ospedale e nella
nostra mission in ottica di pediatria moderna, sempre più
orientata verso una strategia preventiva". "Un progetto
innovativo - aggiunge il direttore generale di Città della
Salute, Giovanni La Valle - particolarmente importante perché
risponde alla necessita di mettere insieme grande eccellenza
clinica e grande ricerca, che devono sempre andare insieme. E
anche per questo il Regina Margherita si conferma una grande
eccellenza".
A sostenere il progetto NeoGen sono la Fondazione Compagnia
di San Paolo e la Fondazione Maria Teresa Lavazza,
rispettivamente con 2 milioni e 700 mila euro.
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