L'Unione Industriali Torino vara una nuova organizzazione: alla tradizionale suddivisione in settori merceologici si affianca il modello filiera.
L'obiettivo
è quello di facilitare e incentivare i contatti tra realtà di
settori diversi, ma interessate a sviluppare progetti condivisi
e a collaborare anche in una logica di business.
Le filiere sono quattro: Innovazione digitale guidata da
Fulvio Faraci, Energia e mobilità sostenibile da Federico
Sandrone, Italian Lifestyle da Luca Sburlati e Life Science da
Alberto Lazzaro.
Ogni impresa associata potrà associarsi a una o
più filiere. Il nuovo modello organizzativo, che ha come
supervisore Manuele Maria Musso, è stato presentato in occasione
di Connext, l'annuale appuntamento di business matching
organizzato con il contributo della Camera di Commercio di
Torino, al quale hanno partecipato 160 aziende del territorio,
impegnate in un fitto calendario di circa 700 incontri B2B.
"Fra i compiti dell'Unione Industriali Torino - spiega il
presidente Giorgio Marsiaj - vi è la funzione di facilitatore
nella creazione di relazioni fra gli associati, che devono poter
trovare nella struttura confindustriale un luogo capace di
generare opportunità di crescita e di progettazione condivisa.
Il concetto di filiera costituisce il presupposto fondamentale
per poter affrontare il mercato da protagonisti. Da qui la
scelta, da me fortemente voluta, di articolare un nuovo modello
di interazione fra le nostre aziende, edificato su quelli che
riteniamo essere i quattro pilastri dello sviluppo economico e
produttivo del nostro territorio e del Paese".
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