Il mondo dei clochard, la vita
'poetica', ma anche tragica delle persone senza fissa dimora è
il cuore della terza edizione della mostra CloveChard al
Giardino Sambuy di Torino promossa da Caus (Centro Arti
Umoristiche e Satiriche) di Raffaele Palma dal 5 al 15 novembre.
Quasi un contrappunto alla settimana dell'arte contemporanea
torinese che si chiude domenica 4 novembre e che vede arrivare a
Torino collezionisti da tutto il mondo.
Si tratta di 14 opere di altrettanti scultori che verranno
posizionate sulle panchine del giardino Sambuy. Parallelamente
alla mostra polimaterica vi è una sezione dedicata alla poesia
con testi realizzati da 22 poeti, stampati su foglietti e
'controfirmati' da un clochard per essere distribuiti
gratuitamente al pubblico.
"Scopo della mostra, realizzata insieme a numerose
associazioni del territorio - spiega Raffaele Palma - è
sensibilizzare l'opinione pubblica e le autorità cittadine sul
tema dei senza tetto". La mostra ha ottenuto i permessi
dall'Assessorato al Verde Pubblico di Torino e dalla
Soprintendenza Archeologica Belle Arti.
Tutte le opere sono realizzate in cartone, carta, plastica,
legno, stoffa, lana, ovvero i materiali usati dai senza tetto, e
sono quindi soggette a deterioramento per evidenziare la
condizione di forte disagio dei clochard.
CloveChard" è la terza iniziativa del Caus dedicata ai senza
tetto, dopo ClochArt, nel 2021, una mostra di ritratti di
clochard, e ClocharDesign', nel 2022, realizzata da designers e
industrial design che avevano progettato e in parte prodotto,
piccoli supporti in aiuto alle persone fragili.
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