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Aiop, contratto con la Regione Piemonte per il prossimo triennio

Aiop, contratto con la Regione Piemonte per il prossimo triennio

Tetto di spesa 713 milioni, ma più risorse per liste di attesa

TORINO, 18 dicembre 2023, 15:46

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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L'Aiop (Associazione italiana ospedalità privata) chiuderà il 2023 siglando il contratto per la fornitura di servizi sanitari con la Regione Piemonte per il triennio 2025-2027.

Lo ha annunciato Giancarlo Perla, presidente dell'Associazione, durante l'incontro di fine anno con gli associati e i direttori generali delle Asl piemontesi, compreso Carlo Picco per l'azienda sanitaria Città di Torino, oltre a Gian Luca Vignale, capo di Gabinetto della Regione Piemonte.
    Il tetto di spesa complessivo resta di 713 milioni di euro l'anno, ma è previsto l'integrazione di risorse aggiuntive per il recupero delle liste di attesa.

"Così come resta attuale il tema della mobilità passiva, cioè il flusso di cittadini piemontesi costretti a curarsi in altre regioni, e la promozione dell'eccellenza piemontese a livello nazionale, favorendo l'attrazione di pazienti di altre regioni che scelgano il Piemonte come luogo di cura" spiega Perla. "La sanità di diritto privato accreditata fa parte del servizio sanitario nazionale, per offrire la prestazione migliore nell'interesse dei cittadini, vicino, efficiente e tempestiva. Questo non significa privatizzare la sanità, ma mettere a punto logiche di collaborazione efficiente" aggiunge Vignale. Picco ha confermato l'importanza dell'integrazione tra pubblico e sanità di diritto privato: "stiamo sperimentando nuove modalità di lavoro insieme che ci consentono di investire in modo non strutturale nelle strutture accreditate, in funzione delle necessità del momento".
    L'Aiop, organizzazione datoriale aderente a Confindustria, che in Piemonte raggruppa 35 strutture e conta oltre 3.500 letti, ha rinnovato l'auspicio di una crescente integrazione tra strutture ospedaliere di diritto pubblico e di diritto privato accreditate, nella logica di quella alleanza efficace sperimentata nella fase più critica dell'emergenza pandemica, quando queste ultime in Italia hanno messo a disposizione più di 10.000 posti letto per i pazienti Covid e 25.000 per i non-Covid, creando un valore aggiunto sostanziale.
   

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