L'Aiop (Associazione italiana ospedalità privata) chiuderà il 2023 siglando il contratto per la fornitura di servizi sanitari con la Regione Piemonte per il triennio 2025-2027.
Lo ha annunciato Giancarlo Perla, presidente
dell'Associazione, durante l'incontro di fine anno con gli
associati e i direttori generali delle Asl piemontesi, compreso
Carlo Picco per l'azienda sanitaria Città di Torino, oltre a
Gian Luca Vignale, capo di Gabinetto della Regione Piemonte.
Il tetto di spesa complessivo resta di 713 milioni di euro
l'anno, ma è previsto l'integrazione di risorse aggiuntive per
il recupero delle liste di attesa.
"Così come resta attuale il
tema della mobilità passiva, cioè il flusso di cittadini
piemontesi costretti a curarsi in altre regioni, e la promozione
dell'eccellenza piemontese a livello nazionale, favorendo
l'attrazione di pazienti di altre regioni che scelgano il
Piemonte come luogo di cura" spiega Perla. "La sanità di diritto
privato accreditata fa parte del servizio sanitario nazionale,
per offrire la prestazione migliore nell'interesse dei
cittadini, vicino, efficiente e tempestiva. Questo non significa
privatizzare la sanità, ma mettere a punto logiche di
collaborazione efficiente" aggiunge Vignale. Picco ha confermato
l'importanza dell'integrazione tra pubblico e sanità di diritto
privato: "stiamo sperimentando nuove modalità di lavoro insieme
che ci consentono di investire in modo non strutturale nelle
strutture accreditate, in funzione delle necessità del momento".
L'Aiop, organizzazione datoriale aderente a Confindustria,
che in Piemonte raggruppa 35 strutture e conta oltre 3.500
letti, ha rinnovato l'auspicio di una crescente integrazione tra
strutture ospedaliere di diritto pubblico e di diritto privato
accreditate, nella logica di quella alleanza efficace
sperimentata nella fase più critica dell'emergenza pandemica,
quando queste ultime in Italia hanno messo a disposizione più di
10.000 posti letto per i pazienti Covid e 25.000 per i
non-Covid, creando un valore aggiunto sostanziale.
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