Il comitato per il diritto alla
tutela della salute e alle cure a 7 mesi dalla manifestazione, a
difesa della sanità pubblica, che lo scorso 27 maggio portò
migliaia di persone sotto il grattacielo della Regione Piemonte,
a Torino, rilancia nuove iniziative. Nell'immediato sono due
temi sul tavolo: l'edilizia sanitaria e la gestione del boarding
nei pronto soccorso.
"La manifestazione ha prodotto qualche risultato, ma non
consideriamo finito il compito del comitato", spiega Giorgio
Airaudo, segretario generale della Cgil Piemonte. "Ad esempio
sono oltre mille gli infermieri che si sono iscritti al
concorso, che terminerà il 4 gennaio, a fronte dell'impegno
della Regione di assumerne 1.500 - sottolinea Airaudo - ma anche
se abbiamo avuto dei primi segnali, pensiamo che la sanità
piemontese sia in forte deficit di personale, che continua ad
avere un enorme problema sulle liste d'attesa".
Inoltre, - prosegue Airaudo "abbiamo fortissimi problemi con
il boarding nei pronto soccorso. In alcuni di questi non ci sono
neanche più le barelle - aggiunge - Abbiamo un problema che
riguarda la capacità di spesa della Regione che deve pretendere
dal governo per l'innalzamento della spesa per a Sanità, mentre
il governo nel Def ha programmato la riduzione".
Per quanto riguarda l'edilizia, evidenzia Guido Giustetto,
presidente dell'ordine provinciale dei medici "l'impressione che
è che ci sia stato un gioco delle tre carte. Alcuni
finanziamenti venivano presentati in un primo momento con un
fondo, ad esempio quello Inail, come per il nuovo ospedale di
Cuneo e di Alessandria, ma poi se andiamo a vedere il decreto
del presidente del consiglio dei ministri sui fondi, questi
fondi non ci sono più. Perché verosimilmente si pensa di
finanziarli con la procedura pubblico-privato".
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