Le politiche per contenere il virus
della Peste suina africana dei cinghiali sono state
fallimentari. Ad affermalo è Roberto Piana vicepresidente di Pro
Natura Animali, in una nota firmata anche da Enpa, Lav, Oipa,
Pro Natura Torino e Sos Gaia, dopo la scoperta del primo caso in
Piemonte di Psa in un allevamento suinicolo a Trecate, nel
Novarese. "Seicento maiali, compresi quelli sani, saranno uccisi
e forse presto gli animali da uccidere a Trecate saranno oltre
cinquemila", afferma Piana, che definisce la notizia
"clamorosa".
Secondo gli animalisti gli interventi definiti di
'depopolamento' dei cinghiali selvatici non hanno consentito di
eradicare il virus."Milioni di euro sono stati spesi inutilmente
- continua Piana -. Ora la Regione Piemonte annuncia anche la
richiesta dell'utilizzo di 177 militari appositamente addestrati
e armati e forse verrà utilizzato un super-drone. I dati
ufficiali indicano 661 cinghiali infetti trovati in Piemonte
quasi tutti in provincia di Alessandria oltre a circa una decina
in provincia di Asti. Ma il virus nonostante tanti massacri e
tante spese non si è fermato"
"L'operazione sterminio la riteniamo velleitaria e
controproducente. I cinghiali abbattuti saranno sostituiti da
altri provenienti dai territori circostanti e sarà favorito
l'erratismo della specie - afferma Piana - Arriveranno venti
milioni dal Governo per aiutare gli allevatori a mettere in
biosicurezza gli allevamenti, ma la Psa è molto più efficiente e
veloce della politica", conclude la nota.
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