"Il primo passo per cambiare tutto è chiedere aiuto". E' il manifesto realizzato da Chiara Pasquero, studentessa 17enne, ad essere stato scelto come testimonial conclusivo di un ciclo di incontri fra i carabinieri e i ragazzi del liceo artistico 'Cottini', a Torino, nel quadro delle iniziative di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne: una frase e un disegno che, come spiega la giovane, vuole essere "un messaggio di speranza".
"Mi è piaciuto - ha detto alla presentazione il generale Roberto De Cinti, comandante provinciale dell'Arma - il concetto espresso dalle parole 'chiedere aiuto'. Non si tratta solo di denunciare. Si tratta di incoraggiare le persone, quando si trovano di fronte a problemi che non possono affrontare con le loro forze, a rivolgersi a qualcuno per ricevere ascolto sostegno, conforto. Ci siamo noi, c'è la polizia, ci sono enti e associazioni. E' un primo passo ed è molto importante".
Il tenente colonnello Andrea Siazzu ha sottolineato che questo il terzo anno che i carabinieri torinesi collaborano con il 'Cottini' in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne, e che si tratta di una delle varie azioni portate avanti da tempo dai carabinieri subalpini nel territorio di pertinenza. A parlarne nei dettagli è stato il preside dell'istituto, Antonio Balestra: "Non si tratta di un progetto calato dall'alto. E' costruito dalla scuola, dagli insegnanti, dagli studenti e dall'Arma. E ha demolito il muro di diffidenza che a volte i ragazzi innalzano di fronte a una divisa o a una istituzione: questo grazie ai carabinieri e all'empatia che hanno saputo dimostrare".
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