Per celebrare il Giorno del
Ricordo, l'Urp del Consiglio regionale del Piemonte espone da
oggi nelle sue vetrine di via Arsenale a Torino 70 opere a china
di Leonardo Bellaspiga che ritraggono i luoghi dell'esodo
istriano fiumano e dalmata, da Trieste fino al Montenegro.
Bellaspiga è stato un ingegnere che ha costruito grandi opere
in tutto il mondo ma anche un pittore e disegnatore, con un
particolare amore per le terre giuliano-dalmate che ha coltivato
grazie all'incontro con la moglie Carmen Ursini, profuga di
Pola. Cultore della bellezza della natura e dell'architettura,
appassionato di arte e scienza, ha realizzato numerose tavole a
china, apprezzate anche da Papa Francesco e dal presidente della
Repubblica Sergio Mattarella, esposte in diverse mostre e
pubblicate in alcuni volumi.
Il taglio del nastro della mostra oggi, alla presenza della
figlia dell'autore, la giornalista Lucia Bellaspiga, che ha
raccontato l'amore dei suoi genitori per le terre istriane e la
difficoltà di sua madre nel raccontare sia la violenza che la
bellezza dei luoghi che ha dovuto abbandonare. "Ancora negli
anni '70 - ha ricordato - le case di Pola avevano i vetri
oscurati che ricordavano il periodo in cui erano accaduti quei
fatti tremendi".
"Anche a 78 anni di distanza - ha detto il presidente del
Consiglio regionale Davide Nicco - voglio esprimervi la mia
solidarietà per le atrocità commesse nel passato. Sono fatti da
ricordare senza strumentalizzazioni".
"Attraverso questa esposizione - ha aggiunto il
vicepresidente Domenico Ravetti, delegato al Comitato Resistenza
e Costituzione - vogliamo fare memoria della vicenda dell'esodo
istriano, che riguarda tutta la comunità italiana".
La mostra, a cura dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia
e Dalmazia in collaborazione con il Comitato regionale
Resistenza e Costituzione, è visitabile fino al 28 febbraio.
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