"Dobbiamo rilanciare l'automotive,
tenendo presente che la transizione ecologica non è sinonimo di
crisi sociale ed economica": è quanto sostiene il Pd, che oggi a
Torino ha presentato la sua road map per il rilancio del
comparto.
Due documenti sono stati sintetizzati in un unico paper, la
Carta di Torino. Sono un report della Fondazione Demo,
illustrato prima della presentazione ufficiale in
Europarlamento, e la mozione che il gruppo Pd proporrà nel
consiglio regionale aperto dedicato a questo tema martedì
prossimo.
"Per il rilancio dell'automotive - ha detto il segretario del
Pd del Piemonte, Domenico Rossi - non servono le cattive
soluzioni della destra. È il momento di mettere in campo una
proposta fondata su due pilastri: ingenti investimenti europei
utili a far recuperare competitività alle nostre imprese e
politiche finalizzate a salvaguardare l'occupazione".
"L'Italia e il Piemonte - ha affermato - hanno storia e
competenze necessarie per tornare a essere protagonisti. Le
abbiamo nell'impresa, nel mondo del lavoro e nelle università.
Purtroppo è mancata una visione da parte del governo Meloni e
della giunta Cirio, che hanno guardato alla crisi come un fatto
inesorabile. E' il momento di invertire la rotta".
Per Rossi, "il governo deve intervenire sui costi
dell'energia" e "pretendere che Stellantis mantenga gli impegni
di produzione". John Elkann, ha affermato, "deve sapere che
tutti chiudiamo con forza che anche in Italia arrivino gli
investimenti che solo pochi giorni fa ha promesso negli Usa".
Inoltre "sarà necessario sostenere la domanda con incentivi",
per esempio seguendo "l'idea messa in campo in Francia con il
leasing sociale".
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