Sono circa 3.000 l'anno le domande
per i servizi di ascolto e supporto psicologico per gli studenti
universitari, spesso matricole e fuori sede, e le problematiche
principali rilevate nei colloqui nel 2024 sono state difficoltà
emotive, relazionali, autostima/identità, difficoltà
accademiche. Per rispondere sempre meglio ai bisogni dei circa
120mila studenti e studentesse degli ateni e istituti di alta
formazione nasce così Samba, progetto di promozione del
benessere psicofisico e contrasto ai fenomeni di disagio
psicologico ed emotivo della popolazione studentesca
universitaria, finanziato con 2,5 milioni dal Mur e coordinato
dall'Università di Torino in collaborazione con Politecnico,
Università di Pollenzo, Accademia Albertina, conservatorio
Giuseppe Verdi e Istituto Musicale pareggiato della Valle
d'Aosta.
Sono una trentina le iniziative già progettate e cinque i
filoni di attività: supporto psicologico, supporto allo studio,
laboratori cibo, arte e benessere, attività motorie e sportive,
contrasto alle dipendenze. Per il supporto psicologico e allo
studio, al potenziamento dei servizi esistenti, soprattutto
della rete di servizi per studenti con Bes e Dsa, si affiancano
novità come il supporto psicologico di gruppo o l'uso della
realtà virtuale per migliorare le condizioni psicofisiche e
gestire l'ansia. Ma il progetto propone anche l'utilizzo dello
sport, dell'arte o del cibo come strumento di benessere, dal
costruire la fiducia attraverso l'autoritratto al focus sulle
relazioni tra alimentazione, ambiente e comunità.
"Il benessere delle persone negli ambienti di studio -
sottolinea il rettore di UniTo, Stefano Geuna - è un obiettivo
al quale gli atenei riconoscono assoluta priorità e incidere sul
benessere personale oggi implica ridefinire l'idea stessa di
benessere, considerando non solo la salute psicofisica ma anche
la qualità delle attività connesse alla specializzazione e
condivisione". Anche per il rettore del Politecnico, Stefano
Corgnati, "avere cura dei nostri studenti e studentesse è sempre
più necessario, soprattutto in un sistema di popolazione
studentesca sempre più vario e con esigenze che mutano, e questo
progetto va esattamente in questa direzione".
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