Mobilitazione studentesca al
Politecnico di Torino per protestare contro il il ministro
Antonio Tajani all'inaugurazione dell'anno accademico. Nella
notte una ventina di attivisti ha occupato il cortile interno;
in mattinata, esponendo uno striscione con la scritta "via i
signori della guerra dell'università", ha tentato di avvicinarsi
all'aula magna 'Giovanni Agnelli' ma ha trovato la strada
sbarrata da un cordone della polizia e dopo un breve parapiglia
ha desistito. Fuori dai cancelli intanto si è formato un
presidio con altre decine di manifestanti.
L'occupazione del Politecnico è terminata intorno alle 11.
Alcuni attivisti hanno scavalcato la cancellata all'ingresso di
corso duca degli Abruzzi, che era chiuso e presidiato da polizia
e carabinieri, e si è unito ai compagni che attendevano fuori.
In seguito la porta è stata aperta per permettere di uscire
anche agli altri.
Le forze dell'ordine si sono schierate in modo da non
permettere ai dimostranti di non allontanarsi dall'area
antistante l'ingresso del Politecnico. In un paio di occasioni
si sono verificati dei momenti di tensione. "Questo - ha detto
una speaker - è un sequestro di persona in piena regola. Ci
state trattenendo qui senza nessuna ragione e senza nessuna
spiegazione". Lo stop è durato per circa un'ora.
Gesto di protesta di due studenti oggi a Torino durante
l'intervento di Antonio Tajani all'inaugurazione dell'anno
accademico del Politecnico. I giovani, entrambi rappresentanti
studenteschi all'interno dell'istituto, hanno tentato di
consegnare una lettera al ministro, poi si sono coperti la bocca
con del nastro adesivo per imballaggi e hanno lasciato l'aula
magna. Entrambi hanno poi raggiunto i compagni radunati davanti
all'ingresso di corso Duca degli Abruzzi e si sono lasciati
fotografare, sempre con il nastro adesivo sulla bocca, davanti
agli schieramenti di polizia e carabinieri.
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