Rinnovato oggi a Roma il protocollo
d'intesa tra la Ragione Piemonte e la Lav (Lega antivivisezione)
per la collaborazione degli ambulatori di veterinaria sociale.
L'iniziativa si rivolge alle persone in carico ai servizi
sociali in Piemonte che hanno difficoltà a sostenere le spese
veterinarie dei loro animali da compagnia, assicurando così a
tanti cani e gatti cure veterinarie aggiuntive e altri servizi
integrativi.
La Regione Piemonte, tra le prime in Italia, ha infatti
avviato un servizio di assistenza veterinaria gratuita per le
persone seguite dai servizi sociali e si è dotata di una legge,
approvata nei primi mesi del 2024, dedicata al benessere degli
animali d'affezione. Gli ambulatori sono 16 in tutto il
Piemonte, finanziati con un investimento complessivo di 310 mila
euro. Possono erogare prestazioni - come la visita clinica, le
vaccinazioni, l'esame del sangue e i trattamenti antiparassitari
- a 120 mila nuclei famigliari.
"Sono molto orgoglioso che nella Regione in cui è nata
l'Italia siano stati realizzati i primi ambulatori veterinari
sociali", dice il governatore piemontese Alberto Cirio.
"Ambulatori che mi auguro possano diventare una prassi, una best
practice da esportare. Apprezzo anche il fatto che il governo
italiano per la prima volta abbia voluto inserire uno
stanziamento per aiutare le Regioni che vogliono andare in
questa direzione", conclude Cirio.
"È una bellissima collaborazione fra un ente pubblico e
un'associazione come la Lav, con risultati molto concreti per
chi soffre", dice Gianluca Felicetti, presidente Lav. "Per noi
soprattutto è un esempio che deve essere replicato a livello
nazionale con il riconoscimento della veterinaria sociale per
legge da parte dello Stato".
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