(di Amalia Angotti)
Con la nomina del nuovo board della
Fondazione Crt, che sarà eletto il 14 aprile dal consiglio di
indirizzo, si chiude la difficile stagione degli scontri
interni, dei veleni e dei 'patti occulti', che per oltre un anno
ha contrassegnato la vita dell'ente, vicina al commissariamento
da parte del ministero dell'Economia. Oggi il consiglio di
indirizzo della Fondazione, tra i principali azionisti di
Unicredit, ha presentato la lista, l'unica in campo, con i sei
nomi scelti e condivisi con le istituzioni: Luisa Vuillermoz,
direttrice della Fondazione Grand Paradis, l'imprenditrice
Roberta Ceretto, l'ex vicerettore del Politecnico di Torino Luca
Settineri, l'ex responsabile della comunicazione della Juventus
Claudio Albanese, Enzo Pompilio D'Alicandro, imprenditore della
logistica e vicepresidente della Camera di Commercio di Torino e
Paola Casagrande che è stata dirigente di spicco della Regione
Piemonte.
I criteri seguiti per la scelta dei consiglieri sono quelli
della parità di genere - sono tre uomini e tre donne - della
competenza e della rappresentanza territoriale e istituzionale.
Il consiglio avrà una connotazione 'rosa' se si considera che
anche la presidente Anna Maria Poggi e la segretaria generale
Patrizia Polliotto sono donne. Alla scelta dei nomi si è
arrivati grazie anche al lavoro dei tre 'saggi' scelti dal
consiglio di indirizzo - Cristina Di Bari, Michele Rosboch e
Giampiero Leo - che hanno ascoltato tutti, senza registrare
nessuna divisione o cordata. La presidente Poggi parla di "un
lavoro intenso, fatto in grande armonia dal consiglio di
indirizzo, preludio dell'apertura di una nuova stagione della
Fondazione".
Il 14 aprile - quasi a un anno dalle dimissioni dell'ex
presidente Fabrizio Palenzona, avvenute il 23 aprile 2024 - il
consiglio di indirizzo delibererà anche sul bilancio dell'ultimo
esercizio, il migliore degli ultimi quindici anni. Subito dopo
commissioni e gruppi di lavoro cominceranno a mettere a punto il
piano triennale della Fondazione, con l'obiettivo di approvarlo
prima dell'estate. Si andrà avanti, quindi, con lo stesso
impegno che ha portato in questi mesi prima all'approvazione del
nuovo statuto e ora della lista unitaria per il cda. Per
garantire il lavoro necessario i consiglieri - secondo quanto si
apprende - hanno anche accettato di superare il numero di
commissioni per le quali ricevono il gettone di presenza.
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