Impianti carburante non riforniti,
centinaia di migliaia di litri non consegnati, vendite azzerate
e migliaia di euro di mancati guadagni: è ciò che stanno
registrando negli ultimi cinque giorni molti benzinai piemontesi
della Europam, società di distribuzione con sede a Genova che ha
circa 250 punti vendita nel centro e nord Italia, di cui oltre
un centinaio in Piemonte. Le segnalazioni di mancati
rifornimenti arrivano dalle province di Torino, Cuneo e Biella,
dove i gestori sono stati costretti a chiudere gli impianti.
Colpisce in particolare il caso dei punti vendita biellesi,
con l'imminente adunata nazionale degli Alpini che si terrà in
città questo fine settimana: "Non aver garantita - dice Enzo
Nettis, presidente di Faib-Confesercenti, l'associazione di
categoria dei gestori - la regolarità dei rifornimenti in
momenti di grande affluenza sarebbe davvero una beffa per i
colleghi. La situazione è estremamente preoccupante. Alcuni
nostri associati sono a secco da venerdì scorso. Per i gestori
che vivono delle vendite del solo carburante è una situazione
insostenibile: per i mancati guadagni ma soprattutto perché
viene compromesso il rapporto fiduciario con la clientela, che
si rifornisce altrove. Purtroppo già nei mesi precedenti si
erano registrate consegne a singhiozzo: non vorremmo che il
ripetersi di episodi del genere fosse il sintomo di difficoltà
aziendali tali da mettere in pericolo la sopravvivenze stessa
degli impianti: sono in ballo centinaia di posti di lavoro, fra
titolari e dipendenti.
Faib-Confesercenti negli ultimi mesi ha provveduto a segnalare
queste difficoltà all'azienda, la quale non ci ha mai risposto,
né ha fornito spiegazioni ai singoli gestori: un atteggiamento
arrogante e irresponsabile che deve cessare. Stiamo valutando
quali azioni legali intraprendere a tutela dei gestori e a
risarcimento del danno patito".
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