"Far comprendere alla società civile
e al Legislatore che, come per il medico, indispensabile
artefice della salute, e per l'avvocato, difensore del cittadino
nelle questioni giudiziarie, è obbligatoria l'iscrizione ad un
Albo professionale, a garanzia delle prestazioni svolte,
altrettanto lo deve essere per l'ingegnere", giacché è figura
"garante della sicurezza della società civile, in tutti i campi
in cui opera". L'intento è stato espresso dal presidente del
Consiglio nazionale degli ingegneri, Angelo Domenico Perrini,
dal palco dell'evento, promosso alla Pontificia università
Urbaniana, nella Capitale, per il centenario dell'Albo degli
architetti e degli ingegneri.
Ad oggi, stando ai dati forniti dalla guida dei professionisti,
"su circa un milione di laureati in Ingegneri, oltre 250.000
sono iscritti all'Albo".
Nel frattempo, ha aggiunto Perrini, "il Consiglio nazionale sta
sollecitando il governo, affinché il nuovo Testo unico venga
approvato non come DpR (Decreto della presidenza della
Repubblica)", bensì come "una vera e propria legge", che potrà
"semplificare l'attività dei professionisti e degli altri
operatori del settore".
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