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Xylella: Agrinsieme Puglia,incomprensibile azione magistrati

Xylella: Agrinsieme Puglia,incomprensibile azione magistrati

'Rispettare obblighi per stop batterio, a rischio olivicoltura'

BARI, 22 dicembre 2015, 11:11

Redazione ANSA

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Agrinsieme Puglia - il coordinamento delle organizzazioni agricole Cia, Confagricoltura, Alleanza delle cooperative settore agroalimentare (Legacoop, Confcooperative, Agci) e Copagri - "chiede che vengano rispettati gli obblighi necessari per contrastare il batterio" della Xylella che sarebbe alla base dell'essiccamento di molti ulivi in Salento e afferma di "non comprendere questa situazione dove la Magistratura ribalta il parere scientifico e nega protocolli utilizzati a livello internazionale per contrastare fenomeni come la Xylella fastidiosa". Il coordinamento interviene così sull'inchiesta della Procura di Lecce relativa alla Xylella fastidiosa, che ha portato al sequestro di tutti gli ulivi delle province di Brindisi e Lecce interessati da provvedimenti di abbattimento decisi nel corso dell'ultimo piano del commissario straordinario Giuseppe Silletti e nella quale sono indagate 10 persone, tra cui lo stesso Silletti.
    "I provvedimenti delle autorità comunitarie e nazionali, nonché i pareri delle autorità sanitarie europee e della comunità scientifica, impongono determinati interventi per eradicare o comunque delimitare la diffusione della malattia degli ulivi - osserva Agrinsieme Puglia -. Fino ad oggi ci hanno detto di comportarci in un determinato modo. Ora ci si obbliga a muoverci in maniera opposta. Incomprensibile visto il livello dei professionisti universalmente stimati che hanno lavorato per trovare una soluzione al problema con un preciso protocollo operativo". "Le preoccupazioni sono acuite ulteriormente dal fatto che il temporeggiare e il non rispettare le disposizioni comunitarie - conclude Agrinsieme Puglia - rischia di mettere in serio pericolo il resto della olivicoltura pugliese e tutto il florovivaismo nazionale. Non solo dal punto di vista sanitario ma anche commerciale. La Comunità europea, non rispettando gli obblighi imposti al nostro Stato, potrebbe avviare una procedura d'infrazione e al contempo infliggere un colpo letale all'olivicoltura italiana".
   

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