"Io vengo dal sociale e con lui,
grazie a quella visione, ho scoperto e decifrato mondi
bellissimi ma anche tremendi". A parlare è Loredana Macchietti,
moglie del giornalista e scrittore Gianni Minà e regista del
documentario a lui dedicato, che apre la tredicesima edizione
del Bif&st 2022, il Bari international film festival. Il
documentario viene proiettato nella pre-inaugurazione di questa
sera nel teatro Kursaal di Bari, nell'ambito della quale
Loredana Macchietti ha ricevuto per lui il Premio Bif&st alla
carriera.
"L'idea di questo lavoro, che è memoria dinamica, è nata
insieme, da una festa alla Casa del Cinema di Roma nel 2008 con
tutti i suoi amici per i cinquant'anni della sua professione -
ha spiegato Macchietti - . Mi ha chiesto di scrivere un copione
sulla sua vita professionale, montato con lo stile di Minà. La
cosa più difficile è stata scegliere tra ore e ore di teche Rai
e di nostro materiale che stava in magazzino e non era stato mai
visto. Ho scelto le cose che mi divertivano, è un po' un dietro
le quinte, un po' la storia del giornalismo e della televisione
dagli Sessanta ai giorni nostri, perché io non volevo raccontare
solo lui, ma l'evoluzione o l'involuzione del giornalismo. E' la
storia di Gianni Minà, ancora molto popolare nonostante siano
vent'anni che non appare in televisione".
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