Riscoprire cinque secoli di storia
dell'opera lirica, valorizzando e promuovendo il territorio: è
lo spirito con cui il 19 luglio prossimo sarà inaugurata a
Martina Franca (Taranto) la 48esima edizione del Festival della
Valle D'Itria, in programma fino al 6 agosto. La rassegna è
stata presentata il 13 luglio a Bari, alla presenza tra gli
altri Gianfranco Palmisano, sindaco di Martina Franca, Franco
Punzi presidente della fondazione Paolo Grassi, ente produttore
del festival, dal neo direttore artistico Sebastian F. Schwarz e
da Grazia Di Bari, consigliera delegata alle politiche culturali
della Regione. Sono cinque le produzioni proposte , tante quanti
i secoli che copre il repertorio operistico: dal Seicento con Il
Xerse (1655), fino ad arrivare alla chiusura con una prima
mondiale: 'Opera italiana' di Nicola Campogrande, composta nel
2010 su libretto di Elio e Piero Bodrato, che andrà in scena per
la prima volta al Palazzo Ducale di Martina Franca, il 3 e il 5
agosto.
Cinque titoli d'opera, tre film e sette concerti per 20 giorni
di spettacolo in sei comuni pugliesi: Martina Franca, Taranto,
Cisternino, Mottola, Crispiano e Otranto.
"Quest'anno volevamo puntare sui cinque secoli della lirica -
dice il direttore artistico Schwarz. - Ci sarà la riscoperta di
alcuni autori e produzioni, che è nel dna del festival, come
Francesco Cavalli". " L'opera 'Il Xerse' , ad esempio non
viene eseguita da 341 anni. Poi - conclude - ci sarà 'Opera
Italiana di Nicola Campogrande, perchè vogliamo far vedere che
la lirica continua ad essere creata e raccontata anche con le
storie di oggi".
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