Un "back home", una "festa dei
vent'anni dei Negramaro fortemente voluta nella nostra casa, là
dove tutto è cominciato". Così Giuliano Sangiorgi, frontman
della band Negramaro, riassume tutte le sue emozioni per il
concerto in programma sabato 12 agosto nell'aeroporto di
Galatina, in una lettera pubblicata dal Nuovo Quotidiano di
Puglia. E sabato sarà un ritorno a casa come evidenziato anche
nel titolo dato all'evento speciale: 'n20 Back Home.' Il
cantante, in occasione dell'anniversario della band, torna
indietro nel tempo a quando era bambino, "con occhi curiosi e
brillanti, immaginando il cielo come l'unica via percorribile
per raggiungere il sogno". Un sogno partito proprio da lì, dal
Salento, da una cameretta in cui ascoltava i Depeche Mode e
Luigi Tenco fino alla sala prove con Ermanno, Lele, Andrea,
Pupillo e Danilo (gli altri membri della band).
"Da lì - scrive nella lettera - abbiamo iniziato a credere
seriamente che quelle pareti non ci fossero intorno a noi;
abbiamo così iniziato a volare, dimenticandoci che altro non
eravamo se non dei ragazzini qualunque. Ad ogni canzone scritta,
quella cantina in cui provavamo solo noi si allargava sempre di
più". "Toccavamo il cielo con un dito - continua - suonavamo per
noi. Ma non eravamo soli, senza saperlo. Non sapevamo dove ci
trovassimo, se davvero la nostra sala prove fosse a Veglie o a
Liverpool".
Sangiorgi ripercorre i piccoli concerti nei locali di
provincia, "il Triade di Copertino, il Ritual, il blasonato
Candle di Lecce": "La nostra Puglia si era accorta del rumore
che faceva quel sogno ad occhi aperti e si è messa accanto a
noi, a pilotare quell'aereo che ci avrebbe portato sui palchi
più grandi del pianeta". "Back home - conclude - non è solo la
festa dei Negramaro, ma la celebrazione di una terra che sa come
amare i suoi figli e sa come insegnar loro a volare, per
raggiungere orizzonti più lontani, al di là del mare".
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