"Salvaguardare al massimo il
futuro occupazionale dei lavoratori degli stabilimenti
aeronautici Dema e Dar, realtà industriali fondamentali del
tessuto economico produttivo di Brindisi". È stato questo,
spiegano il segretario generale della Fim Cisl Taranto Brindisi,
Michele Tamburrano, e l'operatore territoriale Brindisi Fim
Cisl, Celestino Bruni, l'obiettivo evidenziato ieri pomeriggio a
Roma, durante l'incontro al ministero delle imprese e made in
Italy (Mimit), per l'avanzamento della vertenza.
Con il nuovo piano industriale, "partendo dai risultati del
2024 - aggiungono i due sindacalisti - e traguardando il punto
fisso dell'equilibrio finanziario da raggiungere entro il 2028",
viene "superata la chiusura di Dema Brindisi, che diventa
centrale e, in prospettiva, sito di eccellenza in ambito delle
lavorazioni a controllo numerico"-
Per quanto attiene "la Dar, invece, nel corso dell'incontro -
puntualizzano Tamburrano e Bruni - abbiamo chiesto chiarezza
sullo stato di avanzamento del passaggio di proprietà ad
Italsistemi. Si è reso necessario programmare un incontro di
approfondimento presso il Sepac della Regione Puglia, anche
perché a fine anno scadono gli ammortizzatori in essere e si
rende necessario verificare se vi è ulteriore capienza a
disposizione".
Durante la relazione iniziale, "l'amministratore delegato del
gruppo - riferiscono i due rappresentanti della Fim Cisl - ha
ripercorso tutte le tappe, da inizio concordato fino ad oggi,
che hanno caratterizzato il cammino vertenziale. Il piano è
stato approvato dal Fondo di proprietà". Si è giunti così,
concludono, alla "riduzione degli esuberi totali di gruppo, che
si attestano intorno alle 120 unità tutti insistenti sui siti
campani. Usciamo da questo incontro con la consapevolezza che
finalmente i lavoratori di Dema Brindisi intravedono uno
spiraglio di luce, mentre continueremo a vigilare sulla
situazione Dar, affinché si possa giungere al più presto a una
soluzione positiva anche su questo versante".
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