"I numeri che emergono dai dati
forniti dai carabinieri del Nil di Taranto che riguardano gli
accertamenti compiuti nel 2024 sono devastanti e preoccupanti:
su 233 controlli effettuati 150 aziende sono risultate
irregolari a vario titolo. Il lavoro svolto dai militari del
Nucleo Tutela lavoro rappresenta un monito per le imprese
tarantine". Lo dichiara Federico Greco, presidente di
Confimprese Taranto, commentando i risultati diffusi dai
carabinieri del Nil per il periodo compreso tra gennaio 2024 e
gennaio 2025, che hanno portato inoltre a contestare sanzioni
amministrative per un importo totale di oltre 600mila euro e
ammende per violazioni penali pari a oltre 1,5 milioni di euro.
Sono state accertate 308 violazioni di posizioni lavorative su
970 che riguardano le norme di tutela dei rapporti di lavoro,
delle retribuzioni e della tutela della salute e sicurezza nei
luoghi di lavoro. "Sicuramente, da parte nostra, il 2024 -
spiega Greco - è stato un anno molto impegnativo per
l'assistenza alle aziende per quanto riguarda la formazione e il
rispetto degli standard di sicurezza. E' importante seguire
l'impresa passo dopo passo".
Nel corso degli accertamenti dei militari del Nil sono state
anche sospese 50 aziende per lavoro nero o gravi violazioni in
materia di salute e sicurezza sul lavoro. "Molto lavoro -
conclude il presidente di Confimprese Taranto - c'è ancora da
fare per rendere le aziende autonome nella gestione degli
obblighi imposti dal Decreto Legislativo 81 del 2008 in materia
di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro,
ma non ci spaventiamo. Un sentito ringraziamento al Nucleo
ispettorato del Lavoro per l'attività svolta. Lo ribadiamo: la
sicurezza sul lavoro non è una semplice spesa ma un investimento
sul capitale umano".
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