"Il prossimo 25 febbraio, a un
mese dall'anniversario della scomparsa di Giorgio, torneremo in
Procura presso il Tribunale di Taranto per depositare una nuova
denuncia relativa alla gestione degli impianti ex Ilva,
aggiornando le precedenti denunce nei confronti di ArcelorMittal
e Acciaierie d'Italia con le informazioni aggiornate a tutto il
2024 contenute del dossier curato da VeraLeaks". Lo annuncia
Carla Luccarelli, madre di Giorgio Di Ponzio, 15enne di Taranto
morto nel 2019 per un sarcoma ai tessuti molli, malattia che i
genitori mettono in relazione alle emissioni dello stabilimento
siderurgico.
"A giorni - aggiunge Luccarelli - sarà varato l'ennesimo
decreto dell'ennesimo governo che darà la possibilità agli
impianti della fabbrica ex Ilva di Taranto di continuare a
generare inquinamento, mentre continuo a chiedermi il perché in
questa città non si parli più di diossina, quella stessa che le
ispezioni sanitarie continuano a trovare nella nostra catena
alimentare, quella stessa diossina che ha portato via mio figlio
Giorgio, pur consapevole che quegli impianti emettono un
notevole mix di inquinanti, non solo diossina, che compromettono
la nostra salute, la nostra vita". "Il capo del nostro Governo -
osserva Luccarelli - è una donna, e da donna a donna vorrei
poter parlare con il primo ministro Meloni, vorrei poterla
ascoltare per comprendere le loro intenzioni e le loro politiche
per la nostra città, quelle che hanno immediate ricadute sul
nostro territorio".
L'appuntamento per il deposito della denuncia, conclude, è
per "martedì 25 febbraio, alle 10, al Tribunale di Taranto. Sono
invitati a partecipare tutti i cittadini che in forma spontanea
aderiscono alla sigla Taranto Libera. Chi è vivo denuncia ancora
anche per chi non c'è più".
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