La sede della cooperativa
sociale Pietra di Scarto, che nelle campagne di Cerignola
(Foggia) opera su un bene confiscato alla mafia e si occupa di
integrazione e inclusione lavorativa dal 2010, è stata
danneggiata. Secondo quanto ricostruito grazie alle immagini
dell'impianto di videosorvegianza, un uomo con il volto coperto
ha rotto la vetrata, danneggiando gli infissi, ed è entrato nel
laboratorio allontanandosi poco dopo senza portare via nulla.
Nel rompere la finestra, l'uomo si sarebbe ferito visto che i
carabinieri, intervenuti ieri mattina, hanno rintracciato
diverse tracce ematiche.
Ad accorgersi dell'accaduto e a chiedere l'intervento delle
forze dell'ordine è stato Pietro Fragasso, presidente della
cooperativa che ha condiviso l'episodio con un video sui social,
mostrando i danni. "Abbiamo raccontato alla città attraverso i
social quello che è accaduto - spiega -. Al di là del furto (non
è il primo né sarà l'ultimo) è una violazione di un bene
collettivo, di uno spazio pubblico che ha un'importanza sociale
notevole come tutti i beni confiscati alle mafie e lo abbiamo
fatto con leggerezza e ironia senza trasmettere astio e odio".
"Siamo qui - continua Fragasso - per rendere un servizio alla
città, probabilmente anche all'autore dei fatti qualora si
ravveda e si trovasse a scontare una pena, perché potremmo
essere per lui una risorsa. Continueremo ad andare avanti con il
sorriso e la gioia necessaria per svolgere il nostro lavoro,
ricordandoci che l'antimafia è gioia di vivere". Fragasso
sottolinea che "il vetro è già stato sostituito, mentre gli
infissi hanno riportato danni più importanti che provvederemo a
sistemare. Continueremo a fare i nostri progetti. Né questo, né
altri eventuali episodi serviranno a fermare la nostra azione
sul territorio".
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