REGGIO EMILIA - Durante il periodo 1939-1945, più di 300.000 persone, tra cui uomini, donne e bambini, furono uccisi nella Germania nazista perché non rientravano nei "parametri", nelle forme umane ritenute sane, forti e belle, produttive. Furono uccisi disabili, malati mentali, asociali, schizofrenici, epilettici, sordi e muti. A quei morti è dedicato lo spettacolo "Impronte dell'anima" in scena il 5 e 6 febbraio alle 20.30 al Teatro Cavallerizza di Reggio Emilia nell'ambito delle celebrazioni per il Giorno della Memoria. A presentarlo è il Teatro la Ribalta i cui interpreti sono attori-di-versi. "Impronte dell'anima" è uno spettacolo di teatro civile che il regista e fondatore della Compagnia, Antonio Viganò ha realizzato assieme a una comunità di danzatori e attori-di-versi.
Fondato a Bolzano nel 2013, il Teatro la Ribalta - Kunst der Vielfalt ha un ampio repertorio di spettacoli che porta in tournée in Italia e in Europa vincendo numerosi premi, tra cui due Premi Eolo, il Premio Hystrio-Altre Muse e il Premio Ubu, "per la qualità della ricerca artistica, creativa e politica in ambiti spesso marginali e con attenzione capillare alla diversità". Al centro del lavoro, sconfiggere i pregiudizi, cambiare paradigmi, far riflettere ed emozionare. Lo spettacolo è in collaborazione con Reggio Emilia Città senza Barriere.
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