PALERMO - Il Comune di Marineo (Palermo) è stato condannato per il mancato riconoscimento ad una dipendente del diritto alla fruizione frazionata del congedo straordinario per l'assistenza al familiare disabile. A renderlo noto il coordinatore territoriale Funzioni Locali della Cisl Fp Palermo Trapani, Luigi D'Agostino.
"Il Tribunale di Termini Imerese ha accolto il reclamo proposto da una dipendente contro il Comune di Marineo, confermando il diritto della stessa a fruire del congedo straordinario per assistenza a familiare disabile in modo frazionato e a giorni interi, senza l'obbligo di utilizzo continuativo per periodi minimi di un mese, così come stabilito dall'Ente - dice il sindacalista -. Il provvedimento ha ribadito che il diritto al congedo straordinario, previsto dall'articolo 42 del decreto legislativo 151/2001, non può essere limitato da regolamenti interni dell'amministrazione comunale che ne impongano modalità restrittive".
Il Tribunale ha condannato il Comune di Marineo a modificare l'orario di lavoro della dipendente, ripristinando la turnazione su cinque giorni settimanali anziché sei, come previsto dalla contrattazione collettiva. Nella decisione, i giudici hanno sottolineato che il diritto alla salute e all'assistenza del familiare disabile, costituzionalmente tutelato, deve prevalere sulle esigenze organizzative dell'ente, pur riconoscendo la necessità di una programmazione preventiva per garantire l'efficienza del servizio pubblico. Il Comune è stato quindi condannato ad adeguarsi alle disposizioni normative, garantendo alla lavoratrice la possibilità di usufruire del congedo straordinario in modalità compatibile con le esigenze assistenziali del familiare.
Sulla vicenda interviene il sindaco di Marineo, Francesco Ribaudo, spiegando che la Sezione lavoro del Tribunale di Termini Imerese ha stabilito con l'ordinanza 1810/23, "che ogni qualvolta si fruisca dei permessi (leggi 104/92 e 151/01) devono computarsi anche i giorni intermedi del sabato e della domenica.
Pertanto si procederà a ricalcolare a favore dell'ente i permessi fruiti in eccedenza dalla lavoratrice che aveva abusato del diritto. Si tiene a precisare che questa amministrazione non ha mai negato il giusto diritto".
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