Il Gruppo comunale di protezione
civile e antincendio boschivo del Comune di Genova promuove la
partecipazione di volontari sordi alle attività di formazione e
di sensibilizzazione sulla consapevolezza dei rischi e sulla
preparazione alle emergenze. Una lunga tradizione di inclusione
per la Protezione civile non solo a livello nazionale ma anche
all'ombra della Lanterna, dove da diversi anni collabora con
tantissime organizzazioni presenti in città e soprattutto si è
da sempre interfacciata con le associazioni di disabilità. Con
questo spirito di inclusione è stato accolto con grande
entusiasmo il desiderio di alcuni ragazzi sordi di diventare
parte attiva nel volontariato di protezione civile. I volontari
sordi sono stati già stati avviati al programma di formazione
regionale, che stanno concludendo con successo: si tratta di tre
volontari, due uomini e una donna, d'età compresa tra i 20 e i
40 anni. L'obiettivo è coinvolgerli in tutte le attività di
assistenza alla popolazione, che tradizionalmente il gruppo
svolge.
«Siamo orgogliosi di accogliere tre nuovi volontari sordi nel
gruppo comunale di Protezione Civile. Questa iniziativa
rappresenta un'importante opportunità per potenziare il sistema
di protezione civile, promuovendo un ambiente più consapevole e
inclusivo, in cui la partecipazione di ciascuno assume un valore
centrale. Ringrazio questi cittadini per il loro impegno e
invito chiunque voglia contribuire a unirsi a noi per servire la
comunità». Lo dichiara l'assessore comunale alla Sicurezza,
Polizia Locale, Protezione Civile, Mobilità Sostenibile,
Controllo Operativo AMT e Trasporto Pubblico, Sergio Gambino.
«Il Gruppo comunale di protezione civile e antincendio boschivo
del Comune di Genova promuove la partecipazione di tutti i
cittadini al Servizio nazionale, come espresso dal Codice di
Protezione Civile, che può essere sintetizzato nella frase "La
protezione civile sei anche tu". Tale impegno si concretizza
tanto verso l'esterno, con la partecipazione costante alla
campagna "Io non rischio", quanto verso l'interno, cercando di
coinvolgere ogni singolo individuo». È quanto afferma Fabio
Naldoni, coordinatore del Gruppo Comunale di Genova.
«Questi volontari, grazie alle loro caratteristiche uniche,
potranno offrire un contributo aggiuntivo. Il loro impiego -
prosegue Naldoni - sarà fondamentale, ad esempio, durante le
emergenze, per assistere la comunità sorda e superare gli
ostacoli che si presentano in situazioni di pericolo, quando
l'assenza dell'udito rappresenta una barriera ancora più
significativa. Ma il loro ruolo non si limita alle emergenze.
Anche nella fase preparatoria, potranno contribuire a
sensibilizzare la comunità sorda ad affrontare le emergenze con
consapevolezza, riducendo così il rischio e promuovendo una
cultura della prevenzione».
Infine, i nuovi volontari potrebbero fornire preziose
indicazioni alla popolazione udente su come comunicare con i
sordi in situazioni di crisi, ottimizzando così le operazioni di
soccorso. È proprio su quest'aspetto che, in collaborazione con
l'ENS (Ente nazionale sordi), a breve partirà anche un corso
base di lingua dei segni per 18 volontari operativi della
Protezione civile genovese.
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