"La riforma della disabilità è urgente e molto attesa dalle famiglie. Non possiamo che essere dispiaciuti e preoccupati per l'allungamento dei tempi. Siamo però fiduciosi che non si tratterà di una battuta d'arresto, ma il governo vorrà mantenere le sue promesse. Siamo stati in tal senso rassicurati anche dalle parole della ministra Locatelli, che esclude la possibilità di passi indietro rispetto al percorso finalmente intrapreso". Lo afferma il presidente nazionale di Aipd-Associazione Italiana Persone Down Gianfranco Salbini commentando la conversione in legge decreto Milleproroghe, che rinvia di un anno, da gennaio 2026 a gennaio 2027, l'entrata in vigore riforma della disabilità.
"Bisognerà aspettare ancora quasi due anni - aggiunge - perché si semplifichi, su tutto il territorio nazionale, il sistema di accertamento dell'invalidità civile e si introduca la nuova valutazione multidimensionale per l'elaborazione del 'Progetto di vita'. Si allarga però la sperimentazione: alle attuali 9 province in cui essa è in corso, si aggiungeranno a settembre ulteriori 11.
Come associazione di familiari, seguiamo con particolare interesse gli sviluppi della riforma, ben consapevoli di quanto questa sia necessaria. In particolare, il progetto di vita è uno strumento di civiltà, in quanto assicura diritti e futuro alle persone con disabilità, che non sono 'eterni bambini', ma diventano adulti e devono e possono sviluppare una propria autonomia e una propria progettualità. E ricordiamo, con le altre associazioni, che tutte le persone con disabilità, ovunque vivano, hanno già da tempo la possibilità di presentare al proprio Comune la richiesta di un progetto di vita (articolo 14 della legge 328/2000".
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