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Musica e archeologia, museo Taranto lancia Festival di SanMarTa

Musica e archeologia, museo Taranto lancia Festival di SanMarTa

A 6 reperti archeologici abbinata canzone cult. Voto sui social

TARANTO, 06 febbraio 2025, 12:51

Redazione ANSA

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Alla vigilia del Festival di Sanremo il Museo archeologico nazionale MarTa di Taranto decide di sfruttare il trend del momento per iniziare sui propri canali social un festival parallelo, quello di 'SanMarTa', che per una settimana metterà insieme musica e archeologia, abbinando a sei reperti archeologici una canzone cult delle precedenti edizioni del festival ligure. La community del MarTa è chiamata a votare.
    "Questa iniziativa - sottolinea la direttrice del museo, Stella Falzone - nasce con l'obiettivo di far conoscere la nostra collezione a un pubblico sempre più vasto, anche attraverso l'associazione con le canzoni più celebri della storia del Festival di Sanremo. Abbinare un reperto a una canzone, anche in modo ironico, ci ricorda ciò che era popolare nel IV secolo a.C.
    così come negli anni '50 del secolo scorso, o al giorno d'oggi, abbattendo le barriere temporali tra presente e passato".
    C'è il balsamario a colombina in vetro della prima metà del I secolo d.C. accanto al brano reso celebre da Nilla Pizzi, ovvero 'Vola colomba', oppure la terracotta fittile degli inizi del III secolo a.C. che raffigura una coppia distesa su una kline nell'atto di abbracciarsi e baciarsi, abbinata ai '24mila baci' del molleggiato Adriano Celentano. E', invece, la lekythos sovradipinta del 350-325 a.C., con una misteriosa donna dal volto coperto da un himation (mantello), a evocare il ritornello che alla fine degli anni '60 conquistò gli italiani con 'Ma che freddo fa' di Nada. La terracotta policroma della fine del IV secolo o degli inizi III secolo a.C. ritrovata a Taranto nel 1959, che raffigura un attore comico con espressione ebbra, è stata scelta per 'Felicità' di Albano e Romina. Il gioco dell'ephedrismos, che prevedeva di portare il vincitore della competizione sulle spalle, è la scena del gruppo fittile del II secolo a.C. abbinato al brano 'Salirò' di Daniele Silvestri.
   
   

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