E' stato trasferito al Policlinico Universitario di Monserrato, il cadavere in avanzato stato di saponificazione, privo degli arti superiori, scoperto ieri sera nella spiaggia di Scivu, nel Comune di Arbus. Domani il medico legale effettuerà alcuni accertamenti per verificare, con buona probabilità, l'età e l'etnia, recuperando elementi importanti per indirizzare le indagini condotte dal Commissariato di Polizia di Iglesias. Il cadavere è stato scoperto intorno alle 18 da due pescatori. Era stato trasportato dal mare a riva. Sul posto insieme ai poliziotti, coordinati dal dirigente Veronica Madau, sono arrivati anche gli esperti della scientifica. Sul corpo erano evidenti i segni della lunga permanenza in acqua. Le braccia erano state staccate dal tronco, il volto era irriconoscibile. Sul corpo solo un paio di jeans, le scarpe e i resti di una maglia o di un indumento. Nessun documento o elementi utili a identificarlo. Sempre a Scivu, il 5 marzo del 2014 il mare restituì un altro cadavere senza testa e con gli arti mutilati. Anche in quella occasione l'identificazione fu quasi impossibile per i carabinieri della Compagnia di Iglesias, intervenuti sul posto. Solo grazie agli accertamenti sul Dna effettuati dagli specialisti del Raggruppamento investigazioni scientifiche alcuni mesi dopo si riuscì a dare un nome a quel corpo mutilato: era di Nunzia Cascone, una 51enne di Pompei dispersa insieme alla figlia il 21 marzo dell'anno prima. Le due si trovavano a bordo di un'auto che dopo un tamponamento, finì nel fiume e fu trascinata via.
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