L'11 giugno anche i cittadini di Pula, nota località turistica della costa sud-occidentale, saranno chiamati al voto le amministrative che in Sardegna coinvolgono ora 66 Comuni. Dopo la bocciatura del bilancio, gli ex alleati della sindaca Carla Medau si sono dimessi aprendo la strada alla nomina del commissario straordinario, una procedura espletata a tempi di record dalla Giunta regionale riunitasi oggi a Villa Devoto. Su proposta dell'assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, Mario Mossa, già dirigente del Comune di Cagliari, guiderà Pula fino alle elezione a seguito delle dimissioni rassegnate nel pomeriggio da nove consiglieri tra Pd, Forza Italia e M5s, determinando così l'immediata decadenza della sindaca.
"Abbiamo continuato a cercare una mediazione sino a questa mattina per evitare il commissariamento e raggiungere un accordo di fine consiliatura ma si è capito che non c'era la volontà - spiega all'ANSA l'ormai ex prima cittadina Carla Medau - Si voleva tagliare le gambe ad un gruppo che ha lavorato bene in questi tre anni e si apprestava a definire alcune questioni importanti per il territorio, come le scelte di tipo urbanistico a partire dal Puc. Invece, prima con un pretesto si è votato contro il bilancio e ora si è arrivati alle dimissioni".
Amareggiata per quanto accaduto, Medau parla di un Pd locale "sconquassato da numerose correnti interne le cui frizioni si sono riverberate nella politica locale". Non ha ancora deciso se l'11 giugno sarà nuovamente candidata a sindaco: "lo valuterò nei prossimi giorni", dice. La consiliatura sarebbe dovuta terminare a maggio 2019, si è invece interrotta poco prima del compimento del terzo anno.
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