Consente di ridurre gli errori legati alla non corretta identificazione del paziente, ma serve già anche ad archiviare automaticamente alcuni tipi di analisi e di referti e in futuro potrà servire anche per altro. Si chiama 'Braccialetto identificativo' e la Assl di Oristano lo sta sperimentando da più di un mese nel Pronto soccorso e nel Reparto di medicina dell'ospedale San Martino.
"Ai pazienti abbiamo spiegato che cosa è, a che cosa serve e l'accoglienza è stata molto positiva" hanno spiegato il direttore generale dell'Azienda sanitaria, Mariano Meloni, la dottoressa Giuseppina Garau dell'Ufficio qualità e rischio clinico, ed i direttori del Reparto di medicina, Efisio Chessa, e del Pronto soccorso, Salvatore Manca.
Il braccialetto è costituito da una fascetta che viene messa al polso del paziente al momento del suo ingresso al Pronto soccorso o in Reparto. E' in materiale lavabile e anallergico e porta stampati nome e cognome e data di nascita del paziente e un codice a barre ospedaliero.
Il braccialetto, hanno sottolineato i dirigenti della Assl, aiuta il personale sanitario a identificare in maniera univoca l'utente e risulta particolarmente importante nel caso di pazienti che per le loro condizioni non sono in grado di collaborare attivamente al proprio riconoscimento e nei reparti dove è più intensa l'attività di cura. Al termine della sperimentazione, il braccialetto verrà gradualmente esteso a tutte le strutture ospedaliere dell'Assl di Oristano.
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