Sant'Efisio è tornato a Cagliari. Il rientro del simulacro del martire guerriero alla chiesetta di Stampace entro la mezzanotte. Tanti i fedeli che non non hanno voluto perdere l'appuntamento con il santo di ritorno dai luoghi del martirio.
Una cerimonia più intima rispetto alla grande processione di lunedì scorso. Ma comunque molto sentita. Il pellegrinaggio in direzione Cagliari è cominciato ieri mattina dopo la celebrazione della messa alla chiesa di San Giovanni Battista a Pula. Poi le classiche tappe verso Villa San Pietro, Sarroch, Villa d'Orri, tenuta dei Marchesi di Villahermosa, Su Loi, Maddalena Spiaggia. Quindi Giorgino, nella tenuta Ballero con il tradizionale cambio del cocchio e degli abiti al simulacro.
Da lì la partenza verso Cagliari. Arrivo in città intorno alle 22.40. Mantenuto il rituale con l'ingresso in chiesa a Stampace e con la lettura della formula dello scioglimento del voto. Prima, alle 19, è stata celebrata una messa nella chiesa di Sant'Efisio. Il ritorno a casa del Santo guerriero è stato l'atto conclusivo dell'edizione numero 361 della Festa.
Una promessa, quella di ringraziare il santo dopo la liberazione dalla peste, che va avanti da quattro secoli. In migliaia lunedì si sono riversati a Cagliari da tutta l'Isola. Ma c'erano anche tanti turisti: la festa di Sant'Efisio sta diventando un appuntamento immancabile per chi vuole conoscere la storia e le tradizioni della Sardegna.
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