Altro che 'Spelacchio', Roma avrebbe dovuto prendere esempio da Carbonia: un albero bellissimo, in pieno centro, in piazza Roma, realizzato con una composizione di stelle di Natale. Un incanto che vale migliaia di selfie: per molti è il più bello della Sardegna. Lo ha realizzato e messo a disposizione della cittadinanza la Somica, società che cura diversi servizi per il Comune. È alto circa sei metri e sta davvero conquistando tutti con le sue cinquecento piante "rosse". Un rito collettivo quello dell'albero di Natale a Carbonia. Visto lo strepitoso successo sarà allestito un albero bis in piazza Rinascita. Con l'invito a tutti i cittadini rivolto dal Comune: partecipate e addobbate la pianta.
Impazzano anche i presepi, uno per ogni chiesa e per ogni casa. Poi, quando la comunità si mette d'accordo, tutto il paese diventa una rappresentazione della natività. In Sardegna succede soprattutto al nord: Berchidda e Stintino sono le due 'capitali'. Il centro ai piedi del Limbara propone anche quest'anno Notte de Chelu, quasi una sfida tra rioni per chi propone il presepe più bello. Stintino Betlemme d'Europa è l'altra storica proposta che arriva dalla parte settentrionale dell'Isola. La particolarità è che le statue sono a misura d'uomo: belle e suggestive.
Anche il sud risponde. Punto di riferimento per gli amanti delle rappresentazioni sacre anche il presepe animato dei Cappuccini di viale Fra' Ignazio a Cagliari: il suo creatore, Fra' Lorenzo, non c'è più. Ma la tradizione va avanti lo stesso.
Lì vicino c'è anche il presepe con le statue in pietra realizzate dal maestro Gianni Salidu nella cornice dell'Orto Botanico. Anche quest'anno statuine e Bambino sotto il mare a Solanas: sono le opere dell'artista sub Franco Congiu sistemate a circa cinque metri di profondità.
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