"Sconcerto" e "forte condanna" sono espressi dal Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti in una lettera inviata al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al ministro della Giustizia Andrea Orlando e al procuratore generale presso la Corte d'appello di Cagliari Maria Gabriella Pintus, alla quale ha aderito anche la Fnsi, dopo la perquisizione della redazione di Olbia de La Nuova Sardegna avvenuta ieri.
I due enti hanno organizzato presso la sede dell'Ordine un flash mob, tappandosi le bocca e le orecchie ed oscurandosi gli occhi, per mostrare - come hanno spiegato il presidente dell'Ordine Carlo Verna e il segretario della Fnsi Raffaele Lorusso in una conferenza stampa convocata durante lo svolgimento del Consiglio - "indignazione per questo grave attacco alla libertà di stampa". Nella lettera si chiede anche "un immediato intervento anche ispettivo per accertare comportamenti fortemente lesivi dei primari diritti costituzionali e della libertà di stampa, principi costantemente ribaditi anche dalla Corte europea dei diritti dell'uomo".
Nella lettera si ricorda che "un magistrato della Procura di Tempio Pausania ha dato mandato alle forze dell'ordine di perquisire la redazione di Olbia de La Nuova Sardegna e di eseguire una perquisizione personale, domiciliare e sul luogo del lavoro nei confronti della giornalista Tiziana Simula, 'colpevole' solo di aver fatto il proprio lavoro, informando i cittadini su fatti che investono anche conflitti tra magistrati.
Alla giornalista sono stati sequestrati tutti i computer, sia della redazione che personali, il telefonino e la documentazione presente in ufficio e in casa". Il consiglio dell'Ordine stigmatizza anche il fatto che "il magistrato ha ordinato per iscritto: 'se necessario (farete, ndr) la perquisizione personale delle persone che ivi si trovano e che vi giungeranno, con divieto di esse di allontanarsi prima della conclusione delle operazioni'".
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