Un inserto quindicinale del
quotidiano La Nuova Sardegna racconterà il mondo
dell'emigrazione attraverso la Fasi, la Federazione delle
associazioni sarde in Italia, che conta 30.000 soci e una rete
di 70 sparsi per la Penisola.
È il progetto editoriale "Identità e migrazione sarda: Fasi e
Gruppo Sae insieme. Dalle radici a un nuovo futuro", presentato
oggi nell'aula magna dell'Università di Sassari dal presidente e
amministratore delegato del Gruppo Sae (Sapere aude editori),
Alberto Leonardis, con il direttore de La Nuova Sardegna,
Antonio Di Rosa, e il presidente della Fasi, Bastianino Mossa,
alla presenza, tra gli altri, del padrone di casa, il rettore
Gavino Mariotti, e il presidente della Regione, Christian
Solinas.
Si tratta di una nuova sfida per il Gruppo Sae, che ha
recentemente rilevato il quotidiano sassarese: "È un progetto
organico che darà grande valore alla Sardegna e alla Fasi", ha
detto Leonardis.
"Oggi è una giornata storica, inizia un percorso che vede il
nostro quotidiano in prima fila per far conoscere alla Sardegna
le attività dei Circoli sardi nel resto d'Italia e in
contemporanea portare la Sardegna agli emigrati sardi sparsi
nella penisola", ha aggiunto il direttore Di Rosa.
Accanto all'inserto quindicinale di due pagine, il progetto avrà
spazio anche sul web con un portale apposito che farà da vetrina
in tutti i giornali del Gruppo Sae. "Migliorare la comunicazione
era uno dei nostri obiettivi, già dal congresso di dicembre
scorso a Milano. L'accordo con La Nuova Sardegna è arrivato nel
momento migliore", ha commentato Bastianino Mossa.
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