Il consiglio generale della Cisl pensionati di Oristano ha approvato il nuovo statuto ed il regolamento di attuazione. Il documento è stato approvato nel corso dell'assemblea svoltasi ad Oristano, alla presenza del segretario regionale della Fnp Alberto Farina e del Segretario generale Alessandro Perdisci.
In apertura di seduta i presenti hanno osservato un minuto di silenzio in ricordo di Laura Bozzo, la storica dirigente scomparsa a gennaio. Dopo aver approvato il bilancio consultivo e di previsione il segretario provinciale della Fnp Salvatore Usai ha presentato la relazione al Consiglio. Drammatici e preoccupanti i dati che emergono dalla relazione che ha analizzato la situazione economica in Provincia di Oristano; dai problemi della sanità a quelli dell'energia, dal turismo alla denatalità per arrivare alle pensioni.
"Il Decreto mille proroghe consente oggi di assumere giovani medici neolaureati a tempo determinato per tutto il 2023 - ha detto Usai - e conferire incarichi ai neo specializzandi. I pediatri potranno andare in pensione a 72 anni. Ma la situazione purtroppo resta drammatica, in Sardegna mancano 439 medici di base (uno su tre). La qualità della vita in Sardegna dice che sulla base di 90 indicatori tutti i capoluoghi sono in netto arretramento: Cagliari è al 18° posto, Sassari al 69°, Oristano al 70° e Nuoro al 74°. L'inflazione - ha ricordato Usai - è in lieve calo ma nell'isola ha bruciato i risparmi relativi ai depositi dei conti correnti per l'anno 2022 con una perdita del 63%".
L'occupazione ha avuto una oscillazione in positivo dal novembre 2021 al novembre 2022, crescendo del 1,2%. In Sardegna resta il problema della carenza di manodopera, soprattutto nel settore turistico, con il 30/40% delle attività che rinunceranno ad aprire in primavera. Preoccupa la cancellazione del Rdc che verrà sostituito dalla Mia".
"Gravissima la situazione demografica: in Provincia di Oristano la popolazione è scesa sotto i 150mila abitanti in un quadro regionale che ha 275 Comuni sotto i 3000 abitanti, 33 Comuni sotto i 700 abitanti e ben 260mila case vuote (30% del patrimonio immobiliare) abbiamo quindi in prospettiva il 70% della superficie della Sardegna che va verso la desertificazione".
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