/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Aggredì gli anziani genitori nel sonno, condannato a 12 anni

Aggredì gli anziani genitori nel sonno, condannato a 12 anni

Sentenza in abbreviato a Sassari, anche 3 anni in Rems

SASSARI, 13 aprile 2023, 17:21

Redazione ANSA

ANSACheck

È stato condannato a 12 anni di carcere più tre anni di assistenza in una struttura Rems, Alberto Picci, il 47enne cagliaritano che all'alba del 27 aprile dell'anno scorso, a Santa Maria Coghinas, ridusse in fin di vita i genitori, Giuseppe Picci e Maria Giovanna Drago, colpendoli nel sonno con una fiocina e forbici da pesca.

Oggi il gup del Tribunale di Sassari, Gian Paolo Piana, al ternine del processo con rito abbreviato, ha emesso la sentenza per il duplice tentato omicidio, accogliendo le richieste del pm Angelo Beccu. L'avvocata dell'imputato, Tania Decortes, aveva chiesto l'assoluzione per semi infermità mentale. Al momento dell'arresto Picci aveva dichiarato di non ricordare nulla: "Se ho fatto quello che dite, l'ho fatto involontariamente, non è dipeso da me". Dichiarazioni ribadite anche davanti al gup prima della sentenza.

Per l'imputato la situazione processuale potrebbe complicarsi ulteriormente ed essere accusato di omicidio. All'inizio dell'anno infatti, il padre Giuseppe, dopo un intevento chirurgico per estrargli la fiocina dalla testa e mesi di terapia riabilitativa, è morto. Sono attese le conclusioni dell'autopsia per stabilire se ci sia un nesso fra il decesso e le lesioni riportate in seguito all'aggressione subita.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza