Un gruppo di detenute del carcere di Uta a scuola di informatica. È il progetto della Commissione regionale per le Pari opportunità della Regione, avviato a dicembre 2022 e durato sei mesi. I risultati sono stati presentati a Cagliari dalle commissarie e dall'assessora del Lavoro Ada Lai. Il progetto ha coinvolto le detenute con una serie di lezioni di alfabetizzazione informatica.
Obiettivo principale era dare alle allieve, una volta scontata la pena, la possibilità di inserirsi nuovamente nella società con conoscenze di base degli strumenti informatici oltre a trasmettere l'interesse per lo studio come strumento per la propria emancipazione personale. "Le persone private della libertà - hanno spiegato Barbara Congiu, vice presidente della Crpo, e Maristella Casula, commissaria e responsabile del progetto - sono persone deviate, che si trovano in un contesto antisociale e necessitano di particolare attenzione e sensibilità. La reintegrazione è un fattore molto importante per la ripresa del loro stato di benessere, di salute e quindi del recupero delle condizioni idonee al reinserimento lavorativo".
Un investimento sul quale la Crpo ha creduto fin da quando, dopo una serie di incontri avvenuti all'interno della struttura di Uta con il direttore Marco Porcu e la funzionaria Giuridico-pedagogica Giuseppina Pani, "ha compreso la condizione di disparità che le donne vivono rispetto agli uomini persino dietro le mura carcerarie", hanno sottolineato le commissarie.
"Tutti hanno diritto al lavoro e al reinserimento sociale - ha sottolineato l'assessora Lai - occorre formare adeguatamente anche i datori di lavoro affinché l'occupazione diventi sempre più sostenibile e funzionale alla crescita professionale della persona. La politica attiva passa anche per questo, con il sostegno alle imprese e un lavoro sulla mentalità comune".
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