Al via il tavolo istituzionale convocato dalla Città Metropolitana di Cagliari, per promuovere il contratto di laguna per Santa Gilla. Un progetto ambizioso per riqualificare l'intera zona umida. Coinvolti l'assessorato regionale dell'Ambiente, il Cacip e i 7 comuni del territorio interessati.
Riprende così il percorso iniziato 2020 con l'approvazione da parte del Consiglio metropolitano del documento preliminare di intenti per cercare di intercettare i finanziamenti europei. A settembre saranno chiamati al confronto in un forum plenario tutti i portatori di interesse del territorio, che verranno coinvolti attivamente in un processo partecipativo volto a condividere le conoscenze e valorizzare le singole esperienze. I temi saranno approfonditi attraverso 5 workshop dedicati all'analisi strategica del contesto territoriale e dei fabbisogni locali.
Il processo partecipativo vedrà coinvolti in primis i Comuni di Cagliari, Assemini, Capoterra, Decimomannu, Elmas, Sestu e Uta. Per la Regione ci saranno, oltre all'assessorato per la Difesa dell'Ambiente, l'assessorato dell'Agricoltura, il Centro regionale di Programmazione, Arpas, Adis, Forestas, Enas e Laore. Tra gli altri enti, prenderanno parte al percorso, oltre al Cacip, anche l'Autorità Portuale, il Consorzio di Bonifica, il Parco naturale regionale del Gutturu Mannu, le Università di Cagliari e Sassari. Saranno inoltre chiamati al confronto le associazioni di categoria, ambientaliste e culturali, le Saline Conti Vecchi, il Fai, il Ceas e i cittadini.
"Noi crediamo che la laguna possa essere uno strumento di sviluppo per il nostro territorio e come Città Metropolitana abbiamo predisposto i piani di gestione e ci siamo candidati ad essere l'ente di gestione, ma siamo pienamente consapevoli che per avere dei risultati effettivi è indispensabile un coinvolgimento territoriale e dei cittadini - ha detto il vice sindaco metropolitano con delega all'Ambiente Roberto Mura - Un'attenzione particolare la dedicheremo alle tante attività produttive presenti, i pescatori, il consorzio ittico e tutte le cooperative che operano sulla laguna. Vogliamo che tutti siano protagonisti". Al momento per la riqualificazione della laguna sono già stati investiti oltre 6 milioni di euro, destinati a opere di tutela ambientale tra cui l'installazione di sistemi di videosorveglianza e la bonifica del compendio.
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