I big non perdono un colpo: vincono tutti - a anche bene - ai quarti dei campionati italiani di seconda categoria di tennis. E domani si giocano l'accesso alla finalissima di sabato. Vanno in semifinale Stefano Baldoni, Alessandro Ingarao e Tommaso Gabrieli, teste di serie numeri 1, 2 e 3 del torneo. Più Marco Dessì, quarta forza dei campionati nazionali: come nella precedente edizione è nella top 4 dei campionati italiani.
Bissato, sempre da lui, un traguardo storico per il tennis isolano. Domani dovrà affrontare un Baldoni in gran forma. Il tennista umbro che gioca ad Arezzo stamattina ha fatto capire di voler mettere le mani sul tricolore: all'avversario, la sorpresa Gian Rocco De Filippo, ha lasciato appena un game nel secondo set: 6-0, 6-1 in 49 minuti. Baldoni sembra molto concentrato: finora ha concesso agli avversari appena cinque game in due incontri. Mancino, Baldoni sta giocando molto tranquillo. Forse anche perché è di casa in Sardegna per i suoi trascorsi con il Tc Cagliari.
Anche con il promettente romano Simone Macchione, Dessì, cresciuto al Margine Rosso di Quartu ma da qualche anno a Viterbo, si è distratto solo in avvio di gara. Il 2-2 iniziale ha fatto pensare a un incontro equilibrato. E invece no: Dessì ha vinto il primo set 6-2. E, regolare e preciso, ha replicato il punteggio anche nel secondo parziale.
Gabrieli si è invece guadagnato l'accesso alla semifinale con l'amico-rivale Ingarao (anche oggi si sono allenati insieme prima di scendere in campo) battendo 6-1, 6-3 il sardo Andrea Calcagno, Moneta La Maddalena. Gabrieli è partito bene, poi ha gestito la situazione nel secondo set con il consueto aplomb.
Ingarao è stato l'ultimo ad approdare in semifinale. Ma Alessandro Sartori non è stato un avversario facile. Ingarao ha vinto il primo set 6-3. Ma nel secondo Sartori si è portato sul 3-1 costringendo il siracusano a rincorrerlo. Con un break Ingarao si è riportato sotto. Per poi riagguantare l'avversario con il servizio: game a zero e 3 pari. Il nuovo break ha portato al sorpasso. Fatta? Nemmeno per idea: sul 3-5 Sartori si è allungato la vita con un eterno braccio di ferro al nono game.
Ma poi Ingarao è andato a servire per il match. E al secondo match point, la chiude: 6-4. Una maratona insolita per il siciliano: un'ora e 54 minuti di gioco.
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