Era il 12 novembre 2003, un
camion imbottito di tritolo lanciato a folle velocità contro la
base militare Maestrale, a Nassiriya, in Iraq, uccise 19
italiani: 12 carabinieri, 5 soldati e 2 civili, un cooperatore
ed un regista. Tra i militari c'era anche un sardo, il
maresciallo di Sant'Antioco Silvio Olla.
"A 20 anni di distanza da quell'orrendo e vile atto
terroristico, ricordiamo chi ha sacrificato la vita
nell'adempimento del dovere, per portare la pace in uno scenario
di guerra con coraggio, passione e senso di responsabilità", ha
voluto sottolineare il presidente della Regione Christian
Solinas a margine della cerimonia commemorativa per il ventesimo
anniversario dei "Caduti di Nassiriya e di tutte le guerre",
organizzata dal Comune di Villaspeciosa.
Un appuntamento, quello nel Cagliaritano, diventato negli
anni un evento istituzionale nazionale, con il patrocinio della
Camera dei deputati e del Senato, oltre che della presidenza
della Regione Sardegna. Alla cerimonia hanno partecipato le
massime autorità militari che hanno deposto due corone di alloro
nel monumento ai caduti di tutte le guerre e in quello dedicato
alle vittime dell'attentato di Nassiriya.
"Il ricordo di chi ha sacrificato la vita rimarrà sempre
vivido nei nostri cuori per la dedizione profusa in una missione
che li ha strappati all'affetto dei loro cari - ha aggiunto
Solinas - Commemoriamo i caduti di tutte le guerre perché non
vada dimenticato il loro supremo sacrificio". A rappresentare la
Regione l'assessora del Lavoro Ada Lai: "La memoria è una
ricchezza che appartiene a tutta la comunità che va coltivata
perché - ha spiegato - ci aiuta a riflettere sul delicato
momento storico che stiamo vivendo, in cui la brutalità umana
continua ad insanguinare il mondo, come se la storia non ci
avesse insegnato niente".
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