Forza Italia apre in Sardegna
una nuova fase congressuale in un un momento di crescita per il
partito che passa dalle 1000 adesioni del 2023 alle 4000 del
2024. "Un grande risultato dovuto alla mobilitazione dei nostri
militanti ma è soprattutto il frutto del nuovo corso di Forza
Italia che attraverso i congressi cittadini e provinciali
intende aprirsi al dialogo e al contributo di quelle persone,
uomini e donne che rappresentano nella società sarda il cuore
pulsante nel lavoro, nell'impresa, nelle professioni, nelle
università e soprattutto fra i giovani", Lo spiega il
coordinatore regionale degli azzurri Pietro Pittalis che ha
presentato a Cagliari il percorso congressuale di Fi ma che ha
anche parlato dei temi politici regionale e delle prossime
amministrative a Nuoro..
"Non è un caso che proprio nella giornata di ieri con tutto
il centrodestra sardo abbiamo avviato l'ipotesi di una grande
manifestazione prima di Pasqua che veda tutti i partiti e
soprattutto le componenti dei giovani e delle donne dei nostri
partiti protagonisti in questo nuovo corso del centrodestra
unitariamente inteso - osserva Pittalis - E' sotto gli occhi di
tutti il fallimento e l'inadeguatezza di questa giunta regionale
ad affrontare problemi storici come la sanità, i trasporti, i
problemi legati al comparto agropastorale, problemi
dell'energia, le numerose vertenze industriali ancora aperte"
Un centrodestra che però rischia di perdere un alleato di
questi anni: il Psd'Az: "I sardisti hanno preso una posizione
autonoma di equa distanza tra centrodestra e centrosinistra,
almeno questa è la loro posizione a seguito del congresso che
hanno celebrato. Sono stati invitati al tavolo del
centro-destra, mi ha fatto piacere che si sono presentati e che
hanno confermato la loro distanza rispetto al centro-sinistra.
Con noi si avvia un nuovo dialogo tra forze politiche che con la
loro autonomia e indipendenza possono però convergere su tanti
temi della politica regionale e anche su questioni che attengono
alle imminenti elezioni amministrative".
E proprio sul voto di Nuoro è ancora da definire a quale
partito spetterà esprimere il candidato sindaco: in pole ci
potrebbe essere proprio Forza Italia ma anche Fdi scalpita. "Per
adesso - osserva Pittalis - abbiamo parlato di programmi e di
metodo. Intanto abbiamo comunemente deciso di aprire il
centro-destra al dialogo con tutte le formazioni civiche che
possono dare un grande contributo perché loro da sempre
governata da una sinistra litigiosa, mentre Nuoro ha perso
competitività, ha perso quella attrattività che aveva anche in
tutto il centro Sardegna".
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