La situazione sulla lingua blu in
Sardegna continua a destare grande preoccupazione tra gli
allevatori di Coldiretti Sardegna, colpiti dalle conseguenze
sanitarie ed economiche dell'epidemia 2024. Con una lettera
inviata agli assessori regionali dell'Agricoltura e della
Sanità, Gian Franco Satta e Armando Bartolazzi, l'organizzazione
ha sollecitato un incontro "urgente" del tavolo tecnico
regionale sull'emergenza lingua blu per affrontare alcune
criticità: dagli indennizzi ai piani vaccinali, dalla gestione
dei focolai alla necessità di strategie preventive efficaci.
"Chiediamo di essere coinvolti attivamente nelle decisioni ma
soprattutto informati chiaramente sulla strategia regionale per
affrontare il problema senza dimenticare la campagna vaccinale e
la profilassi per il prossimo anno - affermano nella missiva il
presidente e il direttore Battista Cualbu e Luca Saba - non
possiamo permetterci ritardi né il tentativo di scaricare
responsabilità sugli allevatori". Coldiretti sottolinea inoltre
che, "sebbene il vaccino sia uno strumento importante, la vera
priorità è attuare un piano di contrasto che sia efficace per la
lotta al culicoide e prevenire la diffusione della malattia. Su
questa lotta all'insetto vettore, Coldiretti ritiene necessario
aumentare i fondi per il contrasto alla proliferazione del
culicoide sostenendo e implementando la sperimentazione".
Coldiretti Sardegna ritiene "indispensabile" comprendere
quali siano le azioni che la Regione intende mettere in atto per
contenere la lingua blu e prevenirne nuove recrudescenze. "Non
si possono continuare a rincorrere le emergenze ed è necessario
un piano organico che consenta di anticipare i problemi,
considerato che ogni anno, con l'arrivo della stagione calda, il
virus torna a colpire il comparto zootecnico sardo", ricordano
presidente e direttore.
"Serve una pianificazione chiara per non penalizzare
ulteriormente il settore e consentire agli allevatori di poter
vendere i propri capi nei momenti cruciali del mercato -
osservano - Inoltre, si chiede di destinare risorse economiche
per l'acquisto di repellenti utili a contrastare il culicoide e
di predisporre piani di bonifica dei terreni per ridurre la
presenza dell'insetto vettore e limitarne la diffusione".
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